Barcellona : concerto e preghiera per l'anniversario della morte di Lanza del Vasto

Gli Amici dell'Arca di Barcellona hanno organizzato, il 5 gennaio 2018 giorno dell’anniversario della morte di Lanza del Vasto (1901-1981), un concerto vocale e una veglia di preghiera animate da José Ramón Morán, nella basilica di Santa María del Pino (ore 19.30 nella cripta).

Troverai di seguito l'annuncio dell’evento, in catalano e in spagnolo, ma prima il resoconto molto evocatore che ci ha inviato Fèlix Saltor, co-organizzatore della serata, così come il poema scritto per l’occasione da Suzanna Duguy.

Il concerto-preghiera di José Ramón a Barcellona

Come era stato annunciato da José Ramón Morán stesso, egli ha dato un concerto vocale e di preghiera intitolato Lucernarium - Llum joiosa [Luce gioiosa] il 5 gennaio 2018 nella cripta della Basilica di Santa María del Píno, organizzato dagli Amici dell’Arca di Barcellona. Una quarantina di persone vi hanno assistito : amici dell’Arca (la cui responsabile è Naty), amici loro e altre persone.  Àlla fine del concerto, alcuni  hanno espresso il loro grande entusiasmo : “indescrivibile”, “mi ha avvicinato a Gesù”… ecc...

Ricordiamoci che José Ramón Morán, discepolo di Lanza del Vasto, lo aveva accompagnato nella sua ultima tournée in Spagna nel 1980-1981, ed era presso di lui al momento della sua morte a Murcia il 5 gennaio del 1981, esattamente 37 anni prima. Soprannominato allora “el Peque” [il Piccoletto], José Ramón ha continuato poi il suo cammino di pellegrino ispirato dall’Arca, in Spagna, Francia, Italia, Terra Santa… e in Germania, dove ha preso forma il suo progetto Lucernarium.

José Ramón è entrato nella cripta semi-buia cantando una benedizione in “copla” spagnola e portando tre ceri. Ne ha dati due ad Alberto e Félix che hanno acceso i ceri laterali, mentre lui accendeva quello centrale, di un insieme di sette che formavano così una specie di menorah ebrea davanti all’altare. Poi, Félix Saltor ha introdotto la serata facendo riferimento al legame tra la festa dell’Épifania e Lanza del Vasto, la sua morte, il giorno del concerto e il luogo : Basilica del Pí [Pino] o dei Reyes [Re], e ha introdotto il cantore. Ha poi menzionato la morte recente di Jeannette Legland della Comunità dell’Arca di Saint-Antoine-l’Abbaye.

Seguendo le indicazioni di José Ramón, Toni ha acceso uno dopo l’altro i ceri della menorah. Poi noi, gli spettatori, abbiamo recitato insieme la Preghiera del Fuoco scritta da Lanza del Vasto (in catalano). José Ramón ha poi cantato  (in galiziano) i Cantici della Stella (2 e 100) di Alfonso X, dedicati a Santa Maria. Quindi l’antifona dell’Épifania dei “tria miracula” è stata cantata da José (in latino) : “Oggi la stella ha condotto i Magi alla mangiatoia, oggi l’acqua è stata cambiata in vino, e oggi il Cristo è stato battezzato da Giovanni.”

A quel punto ecco l’inno del Lucernale Phos Hilarion [Luce Gioiosa] del IIe secolo, cantata in greco. Prima e dopo, José ha cantato (in spagnolo) un mosaico di preghiere alla luce, ispirate alle Lettere ai Galati e ai Corinti di San Paolo, a un canto messicano alla Vergine di Guadalupe, al Salmo 68, dalla seconda Lettera di San Pietro e al § 68 del libro La Risposta dell’angelo.

Poi ha cantato il Salmo 129 sulla melodia di Lanza (spagnolo e francese), quindi i salmi 133 (in ebraico) e 87 (in spagnolo) intercalati, così come l’Alleluia della festa di San Giovanni Battista. Sono seguite le otto Beatitudini messe in musica da Lanza negli otto modi del canto gregoriano (in francese), con un ritornello in tono "Pellegrino". Poi l’Ave María sulla melodia di Lanza e anche su un’antica melodia slava (in latino), e il poema “Ave Maria, Annunciazione” di F. García Lorca.

Ha cantao la preghiera “Signore, fa di me uno strumento della tua pace…” attribuita a San Francesco d’Assisi, su una melodia georgiana con suo  arrangiamento in italiano dell’Umbria del XIIe secolo. L’invocazione al Dio della pace (Allahummma…) del profeta Mohammed/Maometto in arabo e tedesco. Il rito della luce, con scambio di candele accese, non poté esser realizzata per motivi di norme anti-incendio, ma abbiamo cantato il canone Amor ergo tu es (in latino). Le candele preparate sono state distribuite ai presenti all’uscita.

Dopo aver pregato il Padre Nostro in aramaico, greco, latino e catalano, José Ramón ha terminato il concerto cantando in spagnolo su una melodia sufi del  VIIe secolo, una benedizione ispirata a quella di Santa Chiara (citando la ­benedizione di Aronne nel libro dei Numeri 6, 22-27).

Paix, Force, Joie
Pau, Força i joia
Paz, Fuerza y Gozo
Pace, Forza e Gioia
Frieden, Karft und Freude
Peace, Strenght and Joy
Bakea, Indarra eta Poza…

Fèlix Saltor
Barcellona, gennaio 2018

Noche de Reyes...

Noche de Reyes en la cripta del Pí
Como Jesús en la cueva
como Shantidas en la paz eterna
fundiendo la sombra del Olvido
al son de una vibración sencillamente humana
a la luz de cera de abeja
avivamos la llama que debe sobrevivir
seamos 50, 2, o diez mil
te mate el mundo o a sí mismo se dé el fin
es indiferente para el Testigo.

Notte dei Re magi nella cripta del Pino
Come Gesù nascosto nella grotta
come Shantidas nella pace eterna
nascosto nell’ombra dell’oblio
al suono di una vibrazione semplicemente umana
alla luce di una cera d’api
noi ravviviamo la fiamma che deve sopravvivere
sia che siamo cinquanta, due o diecimila
che il mondo ci uccida o si auto-distrugga, la
la cosa è indifferente al Testimon

Suzanna Duguy
Barcelone, janvier 2018

 

Els Amics de l’Arca de Barcelona organitzen el 5 de gener, aniversari de la mort de Lanza del Vasto (1901-1981), un concert vocal i pregària a càrrec de José Ramón Morán, a la basílica de Santa Maria del Pi (cripta, 19:30 hores).

En l’acte, titulat “LUCERNARIUM Llum joiosa”, José Ramón cantarà, en estil modal antic (en diverses llengües), textos de una tradició més que bi-milenària, des del salm 133 (hebreu) [O quin gran goig], passant per l’antíquíssim himne bizantí (grec) “Phos hilaron” [joiosa llum], per l’”O Signore fa di me” (italià d’Úmbria) atribuit a Sant Francesc, i per la Cantiga de l’estrella (gallec) d’Alfons X, fins a les “Béatitudes” (francès) [Benaurances] musicades per Lanza del Vasto, entre altres pregàries (i altres llengües). També inclourà el Ritu de la Llum “Amo ergo tu es” (llatí), amb intercanvi d’espelmes.

José Ramón Morán va nèixer a Lleó. Va estudiar Filosofia i Teologia amb els Dominics, cant bizantí a Atenes, cant harmònic a  París, música litúrgica a l’Abadia de Silvanés (Avairon, Occitània) i cant gregorià a l’Abadia de Sant’Antimo (Toscana) i a Silos. Seguidor de Lanza del Vasto, va compilar escrits d’aquest al llibre “La locura de Noé” (Integral 1984). Va acompanyar Lanza del Vasto en la seva darrera gira per Espanya (1980/81), i era al costat del seu llit de mort a Múrcia el 5.1.1981, farà 37 anys el dia del concert. El seu trobament amb Lanza i l’Arca seguirà inspirant el seu camí de Pelegrí, cantor i “menestrello” [ministril], donant nombrosos seminaris i concerts que cristal·litzaran en el projecte “LITURGIA”. Ha pelegrinat per Espanya, França, Itàlia, i fins a Terra Santa, i ara viu a Alemanya.

Espelmes i il·luminació amb ciris de cera d’abella d’elaboració tradicional, de Vita Levis Barcelona.

 

Los Amigos del Arca de Barcelona organizan el 5 de enero, aniversario de la muerte de Lanza del Vasto (1901-1981), un concierto vocal i plegaria a cargo de José Ramón Morán, en la basílica de Santa María del Pino (cripta, 19:30 horas).

En el acto, titulado “LUCERNARIUM Llum joiosa” [Luz gozosa], Jos

é Ramón cantará, en estilo modal antiguo (en diversas lenguas), textos de una tradición más que bi-milenaria, desde el salmo 133 (hebreo) [Oh cuán hermoso es vivir], pasando por el antiquísimo himno bizantino (griego) “Phos hilaron” [Luz gozosa], por “O Signore fa di me” (italiano de Umbría) atribuido a San Francisco, y por la Cantiga de la estrella (gallego) de Alfonso X, hasta las Béatitudes (francés) [Bienaventuranzas] musicadas por Lanza del Vasto, entre otras plegarias (y otras lenguas). También incluirá el Rito de la Luz “Amo ergo tu es” (latín), con intercambio de candelas.

Jose Ramón Morán nació en León. Estudió Filosofía y Teología con los Dominicos, canto bizantino en Atenas, canto armónico en París, música litúrgica en la Abadia de Sylvanés (Aveyron, Occitania) y canto gregoriano en la Abadia de Sant’Antimo (Toscana) y Silos. Seguidor de Lanza del Vasto, compiló escritos de éste en el libro “La locura de Noé” (Integral 1984). Acompañó a Lanza del Vasto en su última gira por España (1980/81), y estaba junto a su lecho de muerte en Murcia el 5.1.1981, hará 37 años el día del concierto. El encuentro con Lanza y el Arca seguirá inspirando su camino de Peregrino, cantor y “menestrello” [ministril], dando numerosos seminarios y conciertos que irán cristalizando en el proyecto “LITURGIA”. Ha peregrinado por España, Francia, Italia y hasta Tierra Santa, y ahora vive en Alemania.

Candelas e iluminación con cirios de cera de abeja de elaboración tradicional, de Vita Levis Barcelona.

Cartell en fitxer adjunt - Cartel en fichero adjunto